sabato 30 marzo 2013

Diana Gabaldon - La saga de La Straniera

Buongiorno cari followers,
innanzitutto vorrei ringraziare voi e i vostri amici per le numerose visite; questa mattina il blog ha sfiorato le 2.000 visualizzazioni e questo significa che il pubblico che ha visto le vostre opere, le vostre interviste è in costante crescita. 


Questa notte, esattamente intorno alle 4.30 del mattino, con la sola luce del cellulare, ho terminato la lettura del secondo capitolo della saga di Diana Gabaldon. Si tratta di un'autrice che ha riscosso grande successo con la saga de "La straniera" e, ora che faccio parte di questo pubblico, non posso far altro che concordare con gli altri lettori.


Sin dagli albori, con il primo romanzo "Ovunque nel tempo", mi sono letteralmente innamorata dello stile e dell'incredibile avventura, nel contesto storico, che Claire Beauchamp deve affrontare.
La storia comincia tra un cerchio di pietre in Scozia, classica struttura a cui gli scrittori si ispirano quando nominano la magia e la tradizione di quest'ultima, in particolar modo. Claire Beauchamp, attraverso una fessura si ritrova improvvisamente catapultata in un secolo che dista anni luce dagli usi e dalle abitudini dell'anno 1900. Infatti, si risveglia nel 1700 e avrà a che fare con la mentalità, i pericoli causati delle varie dispute e sommosse politiche. Claire incontrerà Jamie Fraser, l'uomo che le farà perdere la testa e scegliere tra la sua vita con Frank, nel 1900, oppure una vita movimentata, passionale, pericolosa e stravolgente al suo fianco.

Recensione: La straniera II - L'amuleto d'ambra
Si nota un ulteriore miglioramento dello stile, benché, già il primo capitolo, fosse già scritto divinamente. Aumentano i virtuosismi di parole e la trama è sempre più intricata, sino alla fine del romanzo, senza svelare alcun indizio. Incredibile i modi in cui la scrittrice pare lasciare intendere il corso degli eventi, che il lettore matura con intuizioni e suggerimenti, ma che non coincidono affatto con l'esito finale. Anzi, paiono sviare il lettore, catapultando in maniera maggiore la sua attenzione nella lettura.
Una finestra aperta al panorama delle corti, in particolar modo Versailles, gli ospedali, i porti. L'autrice offre una visione completa di un tempo lontano, con arguzia e molta attenzione nei minimi dettagli.
Jamie e Claire si pongono l'obiettivo di cambiare il futuro, rischiando di andare incontro alla pena per alto tradimento. Per quanto fossero giacobiti, Jamie e Claire intendono fermare l'avanzata della casata degli Stuart in Scozia, per evitare una sanguinosa lotta che non avrebbe portato a nessuna conclusione, se non l'uccisione di migliaia di persone. Spinti dallo spirito altruistico e dalle informazioni che Claire possiede, provenendo dal futuro, Jamie e Claire rischiano nuovamente di mettere a repentaglio il loro amore per questa nobile causa. 

Consiglio questo romanzo innanzitutto agli aspiranti autori, in quanto il linguaggio è assai istruttivo, ma anche agli amanti dello storico-sentimentale.

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